martedì 9 gennaio 2007

Ricomincio da 100


Leggevo recentemente da qualche parte (penso sul blog di Rrobe) che Julia, il mensile Bonelli di Giancarlo Berardi, ha avuto la capacità di oltrepassare il solito target medio dei lettori di fumetti raggiungendo nuove categorie solitamente non "abituali" al genere (tipo studenti di psicologia e/o criminologia, pubblico femminile, etc.).
Ora di certo io non sono un grande esperto di fumetto "popolare" e non sono mai riuscito a focalizzare quali siano effettivamente i "target" a cui si possa realmente mirare con esso (c'è gente che sceglie la propria facoltà sull'ondata di serial come C.S.I. o Crossing Jordan, tanto per dire), ma personalmente - nonostante sia stato un fedele lettore del grande Ken Parker di Berardi - a me Julia mi fa davvero due palle!!!

Da pischello ho letto per un po' Dylan Dog, poi sono passato per qualche anno a Nathan Never, poi ho smesso di leggere pure quello. In effetti oggi come oggi non leggo più nemmeno un fumetto Bonelli o del medesimo formato editoriale, quelli che chiamano "bonellidi" (anche se per amicizia dovrei dire che seguo sempre con calore John Doe!!!). Che devo dire? Mi annoiano.
C'è un mio caro amico che compra Julia tutti i mesi. Io ci ho provato diverse volte (magari quando ne trovavo una copia in bagno, quando hai davvero bisogno di leggere, avete presente no?), ma cazzo arrivo a malapena a pagina 16 e già mi sono fatto due coglioni così!!!
Mi capita con TUTTI i bonelli/bonellidi, ma Julia è peggio!!!

Eppure pare che venda bene.
Eppure è appena arrivata al numero 100, tutta bella colorata.
Come al solito non ci ho mai capito una sega!
Ma per quanto mi riguarda, se devo spendere parte dei miei soldi e del mio tempo a comprare/leggere fumetti... beh, magari preferisco comprarmi e leggere un volume di Fables, che 96 pagine riesce ad usarle per 4 avvincenti episodi uno dietro l'altro, invece che per un'unica pallosissima storia!

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