giovedì 28 febbraio 2008

NYC + Miami.



Le "mie" visioni di città e luoghi, come sempre quando torno da un viaggio.
Il primo montaggio fotografico è semplicemente (!) New York, ma ne ho anche una versione "notturna" che pubblicherò in seguito. il secondo invece riassume sia South Beach che Key West.
• Se vuoi, clicca sulle immagini per ingrandirle.

Livin' History.


Sono tornato.
Ma - prima ancora di iniziare con foto di viaggio e reportage vari (comunque in arrivo, inevitabili) - voglio postare qualcosa di sinistramente POLITICO...

Io non ero qui, e non so QUANTO e COME stampa e televisione italiana abbiano parlato della "vittoria" di Raùl Castro di domenica scorsa. Proprio nella mattinata di quel giorno (e dopo diversi giorni che nemmeno mi collegavo ad internet), quando insomma ancora non sapevo niente, il caso voleva che - mentre camminavo per le belle strade di Key West (che come dicevo nello scorso post è il punto più a sud di tutti gli Stati Uniti, a sole 80 miglia dall'Havana) - mi arrivasse un sms di mio fratello che diceva: "Fidel ha mollato!!! Che si dice laggiù?"... uhm... coooOOOooosa?!?
E proseguiva: "Meno male che poi si era riusciti ad andarci prima", riferendosi al fatto che esattamente un anno fa, nel febbraio 2007, eravamo stati insieme a Cuba (anche con Ottokin) proprio per evitare di "perderla" prima che l'età e/o la morte del lìder màxìmo potesse in quale modo cambiarne l'aspetto sociale, politico, culturale.

A quel punto, ho vissuto tutta la faccenda in modo particolarmente accorato.
Il giorno dopo - tornato a South Beach - mi sono prontamente letto le prime pagine di un paio di giornali, che - come potete vedere sopra - mi sono anche riportato con me in Italia. Il "The Miami Herald", cioè il quotidiano più importante ed autorevole di tutta la Florida, titolava con "The Old Guard" (La Vecchia Guardia) e in pratica - con un certo cinismo - commentava l'avvento di Raùl con un "tutto cambia, tutto resta uguale" (su questo punto, incisivo il loro commento "resemble the Soviet Union in the early 1980s, when old men were replacing very old men"!!!).
Un altro giornale, il settimanale "Semanario Argentino" (il più diffuso magazine in lingua spagnola di Miami, letto dalla vastissima comunità cubana/latino-americana della città), pubblicando la STESSA foto di Raùl che alza le dita in segno di vittoria, titolava con un bel "La V della vergogna" che già dice tutto!!! In maniera assai più melodrammatica dell'Herald, sottolineava la "libertà" con cui ancora oggi un Parlamento che si dichiari tale (614 membri dell'Assemblea del Poder Popular) possa DEMOCRATICAMENTE votare la successione di questo UNICO (!) candidato alla presidenza.

A volte penso che certi vecchi abbiano ragione, anche nelle loro banalità (tipiche degli anziani). Stiamo vivendo anni di cambiamento. Stiamo vivendo la storia. Una storia fatta di Joseph Alois Ratzinger e Raùl Castro. "Si stava meglio quando si stava peggio", dicono quei vecchi.
Aridatece Wojtyla.
Aridatece Fidel.

domenica 17 febbraio 2008

The Cool and the Glamour.


E dunque ci siamo. Già mi vedo ingollare Bud al "B.B. King's Blues Club" ascoltando buona musica dell'anima, o bere mojitos a Little Havana ballando su suoni caraibici. L'immaginario di un'intera adolescenza che si trasforma in luoghi reali... come dire: da Starsky & Hutch a Crockett e Tubbs!!! Scherzi a parte, sto nuovamente staccando la spina (cioè me ne vado in vacanza); domattina parto con destinazione New York e Miami. Sono fomentatissimo, ovviamente.

NYC, così cool (anche per la temperatura, volendo, visto che sta facendo un freddo da cani). Parole d'ordine: strade, quartieri, musica, hip hop, urban wear... credo che almeno una volta nella vita sia una specie di "pellegrinaggio" obbligato per qualsiasi b-boy del mondo, per la propria ricerca del beat perfetto. Cominciando da Harlem, dall'Apollo Theatre, dalla 125° strada...

Miami, così fashion. Che il mio ex-capo alla Onyx me l'ha sventolata sotto il naso un sacco di volte: "Il prossimo servizio fotografico lo organizziamo a Miami"... e poi regolarmente non se ne faceva nulla!!! E me ne rimaneva solo l'odore, non il sapore. Parole d'ordine: sciallo totale, mare, sole... ma anche un'automobile presa a noleggio in direzione sud, lanciati sulla Highway n°1, sui lunghi ponti che scorrono SOPRA al mare, fino a Key West, che è più vicina all'Havana (solo un centinaio di miglia) di quanto non lo sia da Miami...

Insomma: quando torno vedremo cosa sono riuscito a combinare o meno. Se sarò riuscito a fare anche solo due terzi delle cose che ho in mente, potrò già ritenermi soddisfatto. Il tempo vola.
Ci si rivede qui il 29 febbraio :)

P.S. = Per coloro che avessero davvero necessità di contattarmi nei prossimi 10 giorni (e mi rivolgo ai miei numerosi datori di lavoro che so leggere questo blog, ma soprattutto al mio "manipolo di Samurai"), potrete farlo utilizzando s3keno@gmail.com
Poi - da fine febbraio - si torna alla mail abituale della Liska.

P.P.S. = Tutte le altre comunicazioni "non lavorative" - volendo - possono proseguire anche qui, via blog (attraverso i commenti) che tanto mi collegherò pure da lì ;)

giovedì 14 febbraio 2008

MJB e altro.


• Leggo che il prossimo 31 maggio i Negramaro suoneranno al San Siro di Milano. Ora, sia chiaro, a me la band di Giuliano Sangiorgi piace abbastanza. Dico "abbastanza" perchè se metto su un loro album, alla quarta/quinta traccia - esattamente come mi capita con l'altrettanto brava Carmen Consoli - mi viene il MAL DI PANCIA, con quel modo di cantare, quei vocalizzi, quei vibrati, quei su e giù.
Sono bravi, d'accordo. Dicono spesso "la più valida band italiana del momento", ma personalmente preferisco ancora i Subsonica, tanto per dirne un'altra. Sia su disco che dal vivo.
Sono bravi, d'accordo. Ma secondo me il San Siro non lo reggono. E' roba da grandi, da Vasco Rossi o Ligabue (o paradossalmente anche da Gigi D'Alessio)... e con tutto il bene che posso volergli, i Negramaro lo riempiranno (forse) a metà. E se c'è una cosa che non si può vedere, è un enorme stadio mezzo vuoto. Comunque chi vivrà vedrà. Aspettiamo il 31 maggio.

• E' arrivato nei negozi di dischi l'edizione speciale super-deluxe di "Thriller" di Michael Jackson, che celebra il suo 25° anniversario. "L'album più venduto della storia", ancora imbattuto, sembrerebbe. Io a casa ho il vinile. E ancora oggi penso che "Thriller" sia DAVVERO un grande album, il momento di grazia di Jackson (che da "Bad" in poi - cioè dal 1987 - ha iniziato la sua impietosa parabola discendente, quasi autodistruttiva!!!).
Questa edizione - disponibile in cd/dvd con i video dei singoli che ne furono estratti - contiene le dieci tracce originali (rimasterizzate), tutti grandissimi successi, tra i quali la stessa "Thriller", "Billie Jean", "The girl is mine" con Paul McCartney, "Beat it", "Human Nature" e "Wanna be startin' somethin'" (recentemente campionata per l'ultima hit di Rihanna) + una serie di bonus tracks con alcuni di quei brani reinterpretati/remixati da artisti della scena black contemporanea come Will.i.am e Fergie dei Black Eyed Peas, Akon o Kanye West.
Se qualcuno non ce l'ha (da allora) è indiscutibilmente un disco da avere [nonostante il Michael Jackson di ora ci stia profondamente sul cazzo]...

• Prima di passare nuovamente alla musica, faccio una brevissima deviazione sul cinema in dvd.
E' finalmente - FINALMENTE!!! - uscita l'edizione definitiva di "Blade Runner". Un cofanetto che raccoglie tutte e tre le versioni del capolavoro di Ridley Scott: quella che vedemmo al cinema nel 1981 (che da sempre è quella che amo di più, con la voce narrante fuori campo di Deckard che fa molto poliziesco hard-boiled, e il finale "speranzoso") + la Director's Cut del 1991 + la Final Cut dell'anno scorso.
Io l'aspettavo. Ed è l'unico motivo per cui non avevo ancora "Blade Runner" su dvd (ma solo su un vecchio VHS).
Oh, insomma: assolutamente un must to be!!!

• E torniamo alla musica. E parliamo di soul. E facciamolo con la Regina...

Mary J. Blige:
"Growing Pains"
(Geffen/Universal).

E' la più grande di tutte, non c'è storia. A due anni di distanza dal precedente "The Breakthrogh" (senza considerare la raccolta dello scorso anno "Reflections: a Retrospective", che conteneva comunque quattro inediti) torna the Queen of Hip Hop Soul con il suo 8° album in studio. Quella di Mary J. è una vera e propria autobiografia musicale che si dipana disco dopo disco: l'artista del Bronx si racconta sempre in modo sincero ed appassionato, non nascondendo MAI i propri dolori e le proprie vicissitudini personali (così come la cicatrice che porta sul viso, sotto l'occhio sinistro) ma facendone anzi motivo di grande forza e ispirazione, come forse solo un'Aretha Franklin riusciva a fare in passato. La sua voce - sempre splendida - è armonia contrapposta a sofferenza, è emozione che sprigiona musica dell'anima. Delle migliori.
Una produzione impeccabile (anche Pharrell Williams tra gli autori), un sound elegante ma allo stesso tempo possente, un arrangiamento che sembra cucito addosso allo stile della Blige; brani come "What love is" o "Talk to me" spiegano praticamente da soli perchè qui si parli di grande tradizione soul, non di semplice R&B. Non da meno, da segnalare anche pezzi come "Fade away", "Just fine", "Work that", il duetto con Usher in "Shake down" e il feat. di Ludacris in "Grown woman". Sedici tracce con il finale - da brivido! - affidato alla bellissima/struggente "Come to me (peace)", un'altra ballad corale che (se ce ne fosse ancora bisogno) ci dimostra alla perfezione come MJB riesca ad essere così moderna, eppure già un classico!!!

>>> A chi mi tana l'inside-joke contenuto nel pezzo, un bel premio!!! E dico davvero.
A tutti gli altri, boh... un buon San Valentino?!?

lunedì 11 febbraio 2008

Preview.

01. Bianco/nero.

Peccato non aver scansionato anche le matite. In quel momento non ci avevo nemmeno pensato. Ma io inchiostro SOPRA e poi sgommo via tutto, alla vecchia maniera, senza tavolo luminoso, carta velina o lucidi.

02. Colore.

La prima stesura. Semplice. Piatta. Con quei (pochi) colori della tavolozza che creai per il primo numero, che rimangono fedeli a se stessi. E ovviamente l'immancabile logo di riconoscimento: la LISKA di pesce sul petto!!!

03. Elementi.

Qualche quotidiano "rifatto" con Photoshop, reinventando i titoli della prima pagina (utilizzando alcune vignette tratte dal quarto numero, al posto delle foto). Altre copertine vere, manipolate quel tanto che non si potessero più leggere riferimenti a date e descrizioni dei contenuti.
Poi la parte più pallosa: i loghi dei telegiornali. Ricostruiti vettorialmente uno ad uno (con Illustrator), usando come partenza le rispettive .jpg trovate in rete, per rispettarne grafica, fonts, proporzioni ed eventuali colori.

04. Montaggio.

Ci sono tutti gli elementi preparati nella fase precedente, posizionati con un equilibrio ben preciso, tenendo conto dei pesi, della diagonali, degli spazi d'ingombro, della lettura che deve rimanere "libera" (dando più importanza a certe testate piuttosto che ad altre) e di quella che invece va coperta dal disegno. Aggiungo solo la fascia rossa con le news in basso, che richiama quella scorrevole in stile ULTIM'ORA di Sky TG24 (che a sua volta emula quella della CNN).

05. Definitivo.

Fusione finale. Porto l'immagine ad un unico livello. Dopodichè: leggera sfocatura, desaturazione del colore. Poi un gioco di trasparenza su graffi, segni rovinati e alcuni (miei) elementi fotografici di natura metallica, aggiunti - sotto - come un nuovo livello di base. Voglio un effetto per cui sembri che l'immagine sia proiettata/impressa sulla superficie "imperfetta" di fondo.

Ora rimane da impaginarla nella grafica abituale dell'albo.

Nel frattempo, il mio "manipolo di Samurai" è completato!!!
Ma è ancora tutto TOP SECRET...

giovedì 7 febbraio 2008

Kouassi revealed!!!


Qualche mese fa, in rete è rimbalzata una notizia che mi riguardava, che io - notate bene - non ho MAI commentato, nè qui, nè in alcun forum. Sembrava che la casa di produzione TaoDue Film di Pietro Valsecchi e Camilla Nesbitt (quella di "Distretto di Polizia", per capirci) avesse acquistato i diritti del mio "Kouassi Story" per produrne una fiction per Canale 5. Nel comunicato che è circolato, si facevano addirittura i nomi degli attori che avrebbero interpretato i protagonisti. La cosa mi fece sorridere, e io scelsi il silenzio appositamente. Poteva anche farmi gioco, in fondo.

La cosa più divertente di quel fatto (e su questo devo dire che aveva ragione Giorgio Messina) fu che pressochè TUTTI i siti che si occupano di fumetto pubblicarono quel comunicato stampa senza verificarne la fonte. Non chiamarono l'ufficio stampa della TaoDue, nè tantomeno chiamarono me (l'autore, il diretto interessato) per chiedermi - magari - qualche conferma e/o delucidazione al riguardo. Mi stupii addirittura dell'ingenuità di un mio certo collega fumettaro solitamente assai scafato, che ci cascò anche lui con tutti e due i piedi e postò la notizia sul suo seguitissimo blog (anche se le sue finalità in quel momento erano decisamente sarcastiche, nel senso che pubblicava la notizia sottolineando come la mia scrittura fosse adatta solo per certe boiate televisive).
Eh eh eh... ;)

Bene. Ora che i giochi sono fatti, dico qualcosa.
Dietro a quella notizia c'era della verità. Perchè è vero che sono stato contattato dalla TaoDue, grazie ad una mia conoscenza (e dico proprio "conoscenza", non amicizia) che chiameremo LUCA B, che fa parte della squadra dei giovani (?) sceneggiatori che collaborano con loro. E' lui che ha portato il mio albo ai suoi boss, sottoponendolo alla loro attenzione. Ne è seguito un incontro, dove si paventava la possibilità di una loro opzione per lo sfruttamento dei diritti televisivi della mia storia. Senza Massacratore. Che tanto in quell'episodio raccontava e basta, e la storia di Kouassi funzionava anche senza di lui. Siamo andati avanti mesi, con diverse proposte e contro-proposte. Radicali cambiamenti nella sceneggiatura, che infatti io stesso a quel punto non capivo più cosa gli servisse l'opzione... visto che a raccontare la storia di un ragazzo ivoriano che viene a Roma per ritrovare la sua donna (affrontando nella narrazione il tema dell'immigrazione) potevano farlo tranquillamente i loro sceneggiatori, inventandosi una storia ex novo, senza alcun bisogno di utilizzare la mia come punto di partenza.
Non a caso, in quel periodo - parlandone sia con Ottokin che con Cajelli - dicevo loro che, in fondo, se avevano tutta 'sta voglia di darmi 50.000 euro io non li avrei certo fermati, che tanto qualsiasi cambiamento avessero apportato non avrebbe tolto NIENTE alla MIA storia originale, al fumetto.

Quando uscii la notizia in rete, io non avevo ancora firmato niente (nonostante il comunicato cominciasse con un "sembrano giunte ad un accordo definitivo le trattative per l'adattamento televisivo di "Storia di Kouassi" dell'autore romano Stefano Piccoli"); nè tantomeno in seguito. Nessuna accordo, nessuna firma. Senza starvi a spiegare i noiosi dettagli, oggi posso dirvi in tutta onestà che non se ne farà più nulla!!!
Ma - riguardo al comunicato che girò in rete - vi dice qualcosa il fatto che quello stesso LUCA B di cui sopra, aldilà della sue collaborazioni con la TV, sia il titolare di un ufficio stampa qui a Roma? Che generalmente si occupa di produzioni musicali, ma che in ogni caso due cose sulla comunicazione le conosce?

Fine dell'outing.
Detto questo, sta per arrivare una bella storia da disegnare.
Sta per arrivare una stimolante esperienza da "docente" di "applicazioni creative".
Sta per arrivare una grande partenza.
Sono proprio esaltato, si.

venerdì 1 febbraio 2008

A.n.u.s.


Sono ancora vivo.
Lo dico, perchè qualcuno me l'ha chiesto davvero.
In effetti (per chi legge) sono quasi due settimane che non aggiorno il blog. Allora già che c'ero ho aggiornato anche la CLASSIFICA DEL MASSACRATORE, visto che la stavo trascurando e che Ottokin m'ha pure tirato le orecchie!!!

Nel frattempo, mentre il tempo dentro casa mia s'era fermato, fuori è successo di tutto. Anche che è cascato il governo, per esempio.
In altri tempi ed altre situazioni, avrei scritto parole su parole su una cosa del genere. Una cosa vergognosa, per inciso. Ora invece (saranno i postumi della convalescenza?) non riesco a fare altro che immaginarmi Marini incaricato da Napolitano che - incontrando i leader di Partito uno ad uno - imposta le proprie consultazioni sulla base di un: "E ora come li inculiamo?"

Ovvio che parlano di noi.
Noi che la notizia più rimbalzata stamattina da ogni network radiofonico italiano è stata questa nuova tecnica di chirurgia plastica brevettata negli Usa per lo SBIANCAMENTO ANALE...