martedì 28 luglio 2009

Italia Germania 4-3.


Leggevo proprio ieri di questo furto dell'auto blu della signora Ulla Schmidt, Ministro della Salute dell'attuale governo socialdemocratico tedesco, che dovrà spiegare come mai si trovasse in Spagna (in una nota località turistica) con la macchina di servizio e l'autista, nonostante lei fosse lì con la propria famiglia, senza alcun appuntamento di lavoro o diplomatico. La cosa divertente è che secondo i loro organi di informazione (quindi non solo a detta dell'opposizione), questo fatto "potrebbe MINARE le sorti delle prossime elezioni politiche", che sono imminenti (ed infatti il mandato della Sig.ra Schmidt è praticamente scaduto).

Dico "divertente" perchè leggere una cosa del genere seduto al tavolino di un bar in questa nostra bella Italietta da papponi e puttane, da classe politica intrallazzata come una commedia dei Vanzina in tangenti collusioni trans e cocaina, da escort di lusso che - altro che auto blu per la propria famiglia! - usano aerei privati, yacht in Sardegna e Hotel cinque stelle a Via Veneto pagati con il denaro dello Stato, cioè pubblico... beh, ecco, l'unica cosa ad essere MINATA sono i nostri soldi a fine mese, non certo i loro ruoli, le loro carriere politiche, i loro mandati.

Divertente, vero?

No.

Non c'è proprio un cazzo da ridere.

giovedì 23 luglio 2009

Pregiudizi POP • [episodio.01]

Su Zero Assoluto e altro...


Non c'è volta che io non accenda la radio quando sono in macchina - o a casa quando disegno - che non passino "Per dimenticare" degli Zero Assoluto, uno degli indiscutibili tormentoni di questa estate 2009. Se per caso rimango sullo stessa frequenza per più di un 'ora, non scadono i sessanta minuti che la passano ancora.
Ora, sia chiaro, io non ho nulla contro 'sti due. Dirò di più: quando a fine anni '90 dirigevo "BIZ Hip Hop Magazine", usciva il loro primo ep "L'ultimo capodanno". Thomas e Matteo (nonostante fossero figli d'autore, figli di papà e due pariolini da stereotipo) si proponevano come un duo hip hop, il pezzo omonimo era prodotto da Chef Ragoo (che è uno CREDIBILE, in gamba, uno che ne sa a pacchi) e il videoclip che accompagnava il singolo era davvero una gran figata: diretto da AJ Sikabonyi (altra "big thing" dell'epoca) aveva i giocatori della A.S. Roma che ci partecipavano amichevolmente. Ad un certo punto, Totti in persona calciava verso il cielo un pallone con talmente tanta potenza da arrivare nello spazio e distruggere un enorme meteorite che stava per abbattersi sulla Terra!

Quando dal 2005 in poi è arrivato il facile successo con facili guadagni (con facili pezzi come "Semplicemente") gli Zero Assoluto hanno preferito seguire questa strada. E per certi aspetti vorrei proprio vedere chi può dargli torto...
Il problema è che adesso ogni volta che mi capita di ascoltarli, mi scattano automaticamente nel cervello le immagini di un film di Federico Moccia: gli amori adolescenziali, Ponte Milvio, i lucchetti e via dicendo. La falsariga dei temi è questa, per brani sempre cantati sottovoce, sussurrando parole d'amore. Non riesco più a dissociare le due cose. Probabilmente perchè le loro musiche sono state effettivamente usate in "Scusa ma ti chiamo amore" (e loro due apparivano anche nel film). Non saprei spiegarmelo in altro modo. La musica degli Zero Assoluto è musica da Moccia!!!

A proposito di PREGIUDIZI POP: solo stamattina, tramite il blog di Michele Ginevra (Centro Fumetto Andrea Pazienza) sono distrattamente venuto a sapere di una questione che sta infiammando la rete da diversi giorni. Dico "distrattamente" perchè solitamente di queste cose non me ne frega davvero un cazzo. Però stavolta è diverso. Ci sono in mezzo signori professionisti e signori editori. C'è di mezzo una scrittrice di successo e una serie a fumetti ispirata/basata sui suoi romanzi.
Cercando di ricostruire i fatti, l'impressione che mi sono fatto è che le responsabilità di quanto accaduto siano da distribuire equamente un po' a tutti. Al disegnatore che ha fatto il furbo, d'accordo (anche se a me spesso piacciono i furbi) ma soprattutto all'editore, che evidentemente - davanti ad un "disastro" del genere - ha un concetto di
editing e supervisione che sfiora il ridicolo, nonostante sbandieri ai quattro venti la propria professionalità.
Alla fine della fiera, pare che la Panini Comics abbia deciso di SOSPENDERE la pubblicazione della serie in questione per
"verificare l'opera nella sua interezza" prima di decidere il da farsi. Rimangono sul piatto un progetto editoriale stra-commerciale, degli autori di gran richiamo, un grosso danno d'immagine e delle possibili conseguenze legali (senza considerare una scrittrice famosa giustamente incazzata nera e uno sceneggiatore che grazie a tutto cio' finisce - gongolante - addirittura sulle pagine de La Repubblica!!!). E il mio sarà pure un PREGIUDIZIO, lo so bene, ma la prima cosa che ho pensato non appena letto di questa sospensione è stata: "Beh, dai, non tutto il male viene per nuocere... è una marchetta in meno nel fumetto italiano!!!"

sabato 18 luglio 2009

Che roba!


Qualche giorno fa, rovistando tra librerie e armadi a casa di mia madre in cerca di una cosa che peraltro non ho trovato, tra mille fumetti impolverati e riviste varie (che non ho ancora portato a casa mia) mi sono improvvisamente imbattuto in un vecchio numero di "Fumetto" (prestigioso trimestrale della storica associazione A.n.a.f.i.) datato maggio 1997. Cioè roba di dodici anni fa, in pieno periodo di leccaculismo playpressino da parte di CHIUNQUE avessi intorno. Suddetto numero mi dedicava la copertina (!) e una lunga intervista di ben sei paginone in formato extralarge, firmata da Raffaele De Falco (che tra l'altro, proprio in quella occasione, acquistò anche un paio di mie tavole originali). Roba da non credere.

Beh, aldilà di qualsiasi altro commento si possa fare al riguardo, io - già che ero lì - me la sono portata al cesso e mi sono riletto tutta l'intervista in questione. E d'accordo la fierezza la presunzione l'arroganza e quant'altro di quando si è giovani, che pensiamo di poter cambiare il mondo con le nostre idee (o si chiamano ideali?)... ma - accidenti - mi sono stato sul cazzo da solo!!!

mercoledì 15 luglio 2009

"Qual'è il grado di dolore che riesci a sopportare prima di fermare l'esecuzione?"



"La missione è NECESSARIA", ci ripete Berlusconi. Si, certo: necessaria. Allora mandaci tuo figlio Piersilvio in Afghanistan, che probabilmente - quando è stato il suo momento - gli hai pure trovato il modo per farlo esonerare dal servizio militare!!!
Come può essere "necessaria" la morte SENZA SENSO di un ragazzo di 25 anni, quando anche gli Usa cominciano a parlare di exit strategy, invitando gli alleati a trovare una strada per uscire da quei territori?

SENZA SENSO è stata anche la morte di Gabriele Sandri. Ucciso da un poliziotto, per strada, ad un'ora qualsiasi di un giorno qualsiasi. Un poliziotto che ora viene protetto dalla sua stessa divisa. "Omicidio colposo", hanno deciso: sei anni (che peraltro non farà mai, volete vedere?). Ha ragione chi grida alla vergogna. Ha ragione chi urla a pieni polmoni un'ingiustizia del genere. Hanno ragione suo padre e sua madre. Ha ragione suo fratello. Hanno ragione i suoi amici più cari.

Allora voglio proprio vederla adesso, la Nord. Che quel famoso novembre di due anni fa, quando fecero scoppiare un'insensata guerriglia urbana nel cuore di Roma (assaltando una caserma dei Carabinieri) sostenevano che - se non fosse stato per loro e per QUEL modo di fare - Spaccarotella non l'avrebbero nemmeno arrestato. Proclamandosi giustizieri, cioè "portatori di giustizia". Sostenendo, anche loro, che fosse NECESSARIO. Sentendosi socialmente necessari, senza rendersi conto che curve, tifoserie ed ultras - di qualunque appartenenza siano - sono le prime marionette in mano a società sportive e movimenti politici, nonostante loro pensino il contrario.
Eppure si sentono in grado di INFLUIRE, di avere POTERE, di esercitare GIUSTIZIA. Allora che ce la dimostrino adesso questa giustizia, perchè stavolta (se fosse vero) glielo assegnerei volentieri un mandato del genere, quando anche l'ultima goccia di tolleranza ad un sistema del genere fa traboccare il vaso della sopportazione.

sabato 11 luglio 2009

Sognando contromano.



Quando si parla di Neffa è sempre necessario fare una premessa, anche dopo parecchi anni. Perchè il suo PECCATO, la sua unica COLPA, è stata quella di aver raggiunto i più alti livelli del rap italiano, per poi abbandonarlo. Qualcosa che fu interpretato come un vero e proprio TRADIMENTO da tutta la scena nazionale. Qualcosa che ancora oggi lascia l'amaro in bocca a molta gente, che resta lì babbiona*** con i suoi "era meglio quando rappava" (in molti casi senza nemmeno aver ascoltato tutto ciò che ha prodotto dopo). Eppure il suo percorso artistico lo ha già fatto arrivare ad un QUINTO album "da cantante", contro i tre e mezzo da rapper. Il giro di boa l'ha superato da un pezzo, no?
*** Non ci credete? Digitate "Neffa" sulla finestra di ricerca di Facebook e guardate quanti gruppi sono stati fondati sul genere "rivogliamo Neffa rapper"!!! Bah.

Io lo incontrai proprio al lancio di "Arrivi e partenze" del 2001, il disco della sua svolta musicale (o meglio: del suo cambiamento), quello che conteneva il singolo/tormentone "La mia signorina" e che spiazzò tutti. Lo incontrai per farlo parlare (per farlo anche SFOGARE, in un certo senso), per dare voce alle SUE ragioni. Quella famosa intervista (realizzata per BLACKmagazine.it, che volendo trovate ancora qui) fu linkata da OGNI sito italiano che si occupasse di hip hop e/o di musica generica, con il risultato che creò un traffico di decine di migliaia di collegamenti. Cosa che peraltro fece piacere anche a lui, suppongo.

E quindi dopo i Sangue Misto e la loro pietra miliare "SXM", dopo due capolavori hip hop come i "Messaggeri della dopa" e i "107 elementi", dopo il più criptico ep "Chicopisco", Giovanni Pellino in arte Neffa prese un'altra strada. Inizialmente segnata pesantemente da soul, funk e swing (perchè la musica nera, come ripeto spesso, è alla base di tutto), poi piano piano sempre più "libera" da questo retaggio, per certi versi anche più raffinata. Da "Arrivi e partenze" a "I molteplici mondi di Giovanni, il cantante Neffa" (2003), da "Alla fine della notte" (2006, che fu platino superando le 100mila copie) alla colonna sonora del "Saturno contro" di Ferzan Ozpetek, fino al suo greatest hits del 2007 che inaspettatamente intitola "Aspettando il sole", come il suo primo successo discografico (inserendo nella tracklist anche i suoi migliori pezzi rap). Ed eccoci infine a questo nuovo "Sognando contromano" (Sony/Rca).

Probabilmente - lo ammetto - se il Neffa cantante non fosse stato il Neffa rapper, io stesso non gli avrei dato chances (come non gliene hanno date in molti). Data la sua mediocre voce, lo avrei considerato l'ennesimo cantautorucolo italiano che pubblica un disco e lo lancia nel marasma generale del mercato. Non gli avrei dato attenzione. Non lo avrei ascoltato. Ma rispetto a tanti "fieri b.boyz" (e a tanti "mangiatori di merendine", come direbbe lui) che dopo il rap lo hanno "cancellato", io ho voluto applicare il processo inverso: se sei stato un rapper/musicista tanto capace, allora forse hai ancora qualcosa da dire - musicalmente - di altrettanto valido. Forse.

Resta comunque un dato di fatto, che quasi sicuramente lui stesso non sottovaluta: numericamente parlando, per ogni estimatore "perso" con l'abbandono del rap, ne ha trovati parecchi altri in più (pubblico generico, radioascoltatori, acquirenti di dischi) con le sue canzoni. A livello di numeri - sia in termini di vendita che di presenze ai concerti - il Neffa cantante ha "allargato" moltissimo il suo pubblico. "Aspettando il sole" fu una hit, è vero. Ma l'unica del suo periodo hip hop. Mentre dal 2001 ad oggi, sono già parecchi i singoli che hanno ottenuto successo radiofonico/discografico: da "La mia signorina" alla funkettonissima "Prima di andare via", da "Il mondo nuovo" alla splendida "Cambierà". Disco dopo disco, la sua cifra stilistica l'ha dimostrata pienamente con "Passione", tema principale del film di Ozpetek. Un artista/musicista a tutto tondo, anche nelle bellissime musiche che ha composto per tutto il resto della pellicola.

Oggi siamo a "Lontano dal tuo sole". La prima volta che l'ho sentita per radio mi ha lasciato perplesso. Ho pensato: "Ma questo è Neffa?". Dopodichè, CD alla mano, l'ho ascoltata e riascoltata un mucchio di volte. Entrandoci dentro, ipnoticamente. Un testo amaro e malinconico (nel quale reitera il concetto stesso della mia premessa, quando dice: "Troppa gente alza il dito e poi lo punta su di me. Nessuno mi crede davvero innocente, ma non per questo io non vivo più") che sembra quasi creare una dualità tra l'uomo e l'artista, perchè conoscendolo per come è non ti aspetteresti mai delle parole tanto ciniche e arrendevoli. E poi la base, accidenti: se riuscite a "scindere" il cantato dalla base, se riuscite ad ascoltare SOLO la partitura musicale (e l'arrangiamento), scoprite che è una produzione straordinaria, fresca e moderna, emozionale, di rara maestria.

Registrato interamente a casa sua (si, proprio a casa sua, escludendo solamente le parti orchestrali) "Sognando contromano" è un album maturo, completo, elegantissimo, molto intimo. Un grande album di musica italiana con ottime ispirazioni/contaminazioni: dentro questo disco ci sono soul blues e Motown che rimangono sempre validi punti di riferimento, d'accordo, ma c'è anche un certo richiamo al songwriting americano d'autore (come "Qualcosa di più" o "The Hill", una on-the-road ballad che sul finale si trasforma in pura ambient) quando non veri e propri rimandi al country (come le chitarre di "In un sogno"); ci sono dosi massicce di rock progressivo (ascoltate la suite strumentale che parte dal 3° minuto di "Giorni d'estate") e qualche spruzzata psichedelica tipicamente seventy (con tanto di flauti trasognanti, come in "La mia stella"), senza dimenticare la grande lezione del nostro cantautoriato italiano fusa alla miglior pop britannica degli anni '60 ("Bellissima").

Per quanto mi riguarda io questo album lo promuovo a pieni voti.
Dietro quella sua aria perennemente scazzata e paracula, non finirò mai di stupirmi di quante e quali dosi di TALENTO siano state concesse alla "confusione di 'sto guaglione"...

lunedì 6 luglio 2009

"Manos al aire".


Solo in pochi, davvero in pochi, sanno che "segretamente" (?) è da tre anni, dal 2006, che mi sono rimesso seriamente a produrre musica. O meglio, basi musicali con l'ausilio della tecnologia più moderna. Inizialmente - quasi per gioco - con il Garage Band che mi sono trovato di default. Poi un Macintosh chiama l'altro, e vai di midi, di Pro Tools sempre più professionali, di campionatori della Madonna (nello specifico un Akai MPC5000 che è anche sintetizzatore e sequencer), di qualche registrazione in studio con turnisti professionisti quando si presentava la necessità di avere strumenti "veri", e via dicendo.
Ovviamente tutta questa gran profusione di tempo e denaro non poteva essere finalizzata alla realizzazione di basi per qualche rapper italiano sfigato. Con i "ganci" che ho, il qui presente sottoscritto S3Keno voleva/doveva fare le cose alla grande. Solo alla grande.

Dunque non vedevo l'ora.
Stavo solo aspettando la
release ufficiale.
E' il nuovo singolo "Manos al aire" di Nelly Furtado, apripista del suo nuovo album (tutto in spagnolo) "Mi plan" , in uscita il prossimo 29 settembre per la Universal Music Latino (così da non andare a pestare i piedi in nord America ai più famosi produttori di rap e R&B).
La mia prima commissione di respiro internazionale. Un "debutto" da producer con il botto, per un'artista che mi è sempre piaciuta molto (e con la quale è stato un vero onore collaborare), la cui voce non ha fatto che impreziosire un lavoro che sublima il concetto di Alleanza Latina. Il pezzo SPACCA. Il videoclip non è ancora presente su Youtube, altrimenti lo postavo. Ma la mia base potrete facilmente giudicarla voi stessi, che tanto le radio (di tutto il mondo, Italia compresa) cominciano già a passarla di continuo, e con i miei diritti d'autore al 50% le casse della S3Kenohouse sono pronte a ricevere copiosi flussi di denaro contante... go Nelly, go!!!

Eh eh eh :)
Si scherzava, ovviamente...
(meglio specificare il cazzeggio con un
UPDATE prima che la Universal mi quereli!!!).