venerdì 27 novembre 2009

Fratelli.


Premesso che, aldilà della mia promozione personale, non ho MAI parlato di altre produzioni della Bottero Edizioni, stavolta non posso proprio esimermi dal non farlo. Perchè stavolta parliamo di qualcosa fuori dall'ordinario. Non conoscevo Roberto Battestini prima della scorsa Lucca Comics; l'ho incontrato allo stand, pochi giorni dopo avevo il suo libro in mano, ma solo ieri sera - per via dei fumetti accumulati - ho realmente terminato di leggere il suo "Fratelli".

Un romanzo a fumetti toccante ed emozionante, tenero e violento come solo una storia vera può essere. A tratti paradossalmente divertente, a tratti tragico, l'autore mette in gioco se stesso scoprendo apertamente il fianco, viaggia nel suo passato e nell'ambiente sociale/familiare in cui è cresciuto, esplora il rapporto con i suoi fratelli maggiori, entrambi criminali (la banda Battestini, attiva negli anni '70 e '80 nel territorio pescarese) ed entrambi morti violentemente - nemmeno quarantenni - dopo anni passati ad entrare e uscire di galera. Dopo una chiacchierata che ho avuto con Roberto proprio durante la fiera lucchese, non nego che mi sia stato più facile contestualizzare meglio il senso stesso del libro, alla luce di scelte che ha operato nella propria vita come uomo di fede e come padre.
"Fratelli", peraltro, è Illustrato in maniera straordinaria, con quell'eclettismo di segno e disegno, di stile e di tecniche che - senza ricorrere al minimo scimmiottamento (errore in cui ahimè cadono molti altri) - era caratteristica del solo Andrea Pazienza. Un vero gioiello, insomma.

Ora, parliamoci davvero chiaro, senza ipocrisia...
Se lo STESSO libro, con lo STESSO formato, la STESSA grafica, la STESSA foliazione, lo STESSO prezzo (si, anche quello) e la STESSA identica impaginazione avesse avuto in copertina - in basso, al centro - il logo della Coconino anzichè quello della Bottero Edizioni, in questo momento sarebbero tutti lì - giornalisti, critica e lettori - ad urlare al capolavoro!!!
Strana cosa questa editoria di settore, eh?

Roberto Battestini: "Fratelli"
160 pag. B/N + copertina colore, brossurato, € 20.
Bottero Edizioni, 2009.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

forse è nel modo di porsi che uno perde in partenza.
Aldilà del prodotto, che possa essere buono e meno, l'immagine che un editore da di si regala e addiziona credibilità al prodotto stesso.

La stessa pasta se la meti in una scatola Barilla sembra più buona e ti fidi di più (e la compri) di una con la scatola 'fratelli Soragna Pasta'.

C'è poco da fare siamo tutti vittime del marketing sia esso più o meno esplicito.

Le differenze tra le due diverse case editirici da te citate sono evidenti, sopratutto nel modo di porsi.

Gianluca Oldani

S3Keno ha detto...

Quel mio "senza ipocrisia" intendeva proprio qualcosa di oggettivo (un dato di fatto) che in fondo anche tu, Gianluca, confermi con le tue stesse parole...

Si tratta di un giudizio (o pregiudizio?) della confezione, non del contenuto. Marche e marketing, è vero. Ma pur sapendo bene che funziona così, questo ragionamento - applicato al prodotto editoriale - diventa quasi un assurdo.

Se parlassimo di narrativa, e se mi piace un determinato autore e/o un determinato genere, difficilmente faccio riferimento al "modo di porsi" della Feltrinelli rispetto alla Einaudi o alla Newton & Compton, tanto per dirne tre a caso.
E soprattutto, se una persona di cui abitualmente mi fido in termini di competenza e gusto mi consiglia qualcosa di un editore che, magari "a pelle", non mi sta particolarmente simpatico (?) posso tranquillamente acquistare quel libro solo per raggiungere il suo autore o la sua storia, non l'editore che la pubblica.

Non ultimo, rispetto alla Bottero che forse si pone male, a me per esempio non piace nemmeno il "modo di porsi" della Coconino (che alle fiere sembra un clubbino bohemiene di artisti tristi e sfigati ma pieni di se stessi) ma se voglio comprare - che so? - l'ultimo libro di Gipi, me lo compro fregandomene di chi lo pubblica, o dell'atteggiamento del suo editore: sto comprando l'ultimo libro di Gipi, punto.

Insomma: secondo me "perdere in partenza" solo per il logo in copertina della Bottero Edizioni, significa semplicemente FARE UN TORTO (senza motivo) all'autore Roberto Battestini e al suo validissimo operato.

gio' ha detto...

sempre simpatico il tuo amico Recchioni anche su quella che voleva essere la tua recensione a Fratelli sul forum di Comicus, vedo......